COMPOSIZIONI | La ALe 801 “Fanta”: il pendolarismo di fine anni settanta ed inizio anni ottanta…

Nuovo appuntamento con la rubrica “composizioni”: in questo appuntamento parliamo delle ALe 801, ribattezzate per la sgargiante livrea come le “Fanta”.

Queste elettromotrici furono realizzate tra il 1976 ed il 1978 come versione migliorata del precedente gruppo ALe 803, che era stato il primo elettrotreno progettato espressamente per il servizio pendolare intorno alle maggiori città. Le ALe 801 offrivano 390 posti distribuiti su quattro elementi, anziché dei tre elementi delle ALe 803, e potevano raggiungere la velocità massima di 140 km/h, e come già scritto si distinguevano per la colorazione vivacissima e attraente, usata solo per questo gruppo.
Le unità sono state in servizio intorno a Milano, Genova, Venezia, Roma, ma nel corso della loro carriera hanno improvvisamente perso il loro bel colore arancio nella primavera del 2000. Tutte le unità sono state trasformate nella nuova colorazione standard XMPR, che poco si è adattata a questo particolare elettrotreno.

ALCUNI ESEMPI DI SERVIZI ESPLETATI – Vediamo adesso alcuni servizi espletati con questo elettrotreno.

Estate 1981: Locale 4280, con partenza da Venezia Santa Lucia alle ore 14:20 e arrivo a Padova alle ore 15:00. Inverno 1982/83: Locale 4650, con partenza da Genova Brignole alle ore 13:09 ed arrivo ad Alessandria alle ore 14:40. Estate 1988: Locale 5317, con partenza da Tirano alle ore 12:40 ed arrivo a Milano Porta Garibaldi alle ore 16:00. Orario invernale 1988/89: Locale 7211, con partenza da Roma Termini alle ore 18:44 ed arrivo a Velletri alle ore 19:35.

NEL MODELLISMO – In scala H0 1:87 Acme ha realizzato questo modello in tre versioni tra gli anni 2012 e 2016. Nel 2012 con articolo 70050 e 70051 rispettivamente una in livrea d’origine ambientata in epoca Va (anni ottanta-novanta) ed una in livrea XMPR1 (dopo l’anno duemila). Nel 2016 poi l’azienda milanese ha realizzato il terzo modello con articolo 70052, in versione livrea d’origine come si presentava nei primi anni di esercizio.

Negli anni novanta poi ricordiamo una realizzazione, sempre in scala H0 1:87, da parte dell’azienda artigianale CMF (Costruzioni Modellistiche Ferroviarie) di Genova.

Molteplici anche le pubblicazioni editoriali dedicate a questi elettrotreni.

BREVE CENNO STORICO – Le ALe 801 e ALe 940 sono un gruppo di elettromotrici ad azionamento reostatico italiane in servizio presso le FS, destinate al traffico suburbano e regionale, entrate in servizio nel 1976.

I convogli ALe 801/940 sono generalmente composti da quattro elementi: un’elettromotrice ALe 801, due rimorchiate Le 108 e un’elettromotrice ALe 940. La differenza tra le due elettromotrici è il bagagliaio da 8 metri quadrati, con portello di carico a serrandina, che sottrae 14 posti alla ALe 801.

La composizione standard di 4 elementi (ALe 801 + Le 108 + Le 108 + ALe 940) ha una lunghezza totale di 109,7 metri. Nel corso degli anni sono stati anche formati convogli da tre o cinque elementi (una o tre rimorchiate) oppure convogli costituiti esclusivamente da ALe 801 o ALe 940 più le rimorchiate.

La ferrovia concessa TFT ha acquistato tre complessi nel 2017 per l’utilizzo sulla sua rete sociale.

Rispetto alle precedenti ALe 803, di cui venne mantenuta a grandi linee la cassa per ragioni di costi (con il solo frontale leggermente più piatto), questi veicoli avevano solo due vestiboli anziché tre, cosa che contribuisce ad aumentare la capienza dei veicoli, per un totale di 390 posti a sedere (94+108+108+80) nella classica configurazione a quattro elementi.
Le porte di accesso erano scorrevoli, di concezione moderna, più sicure rispetto alle porte a doppia anta “a libro” usate sino ad allora, in quanto le parti mobili sono meno facilmente accessibili durante la salita.

La caratteristica peculiare di questi veicoli era la possibilità di unire più convogli, fino a tre gruppi per un totale di dodici veicoli. Questa caratteristica permise alle ALe 801/940 di essere usate sia come automotrici “pure” (a bassa capacità, ma con costi di servizio contenuti e con l’impiego di poco materiale rotabile), sia come treni a forte composizione da dodici casse per servizi in orari di punta, un formato abbastanza cospicuo anche per treni tradizionali.

Le carrozze di seconda serie erano state dotate di un apposito sistema di accoppiamento automatico, di tipo Scharfenberg Schaku, per velocizzare le operazioni di connessione e disconnessione.

L’utilizzo di più macchine unite permetteva di instradarle contemporaneamente su una tratta per poi dividerle in stazioni intermedie, riducendo drasticamente la traccia oraria del convoglio e aumentando di conseguenza la capienza della linea, senza però ridurre il numero di destinazioni.

Fin dai primi anni ottanta inoltre alcuni rimorchi furono spostati da un treno ad un altro realizzando così anche composizioni da 3 e da 5 elementi (rispettivamente da 282 e 498 posti) per meglio rispondere alle esigenze di certe linee, in particolare quelle piemontesi.

Non si trattava di veicoli innovativi, essendo ancora dotati di azionamento reostatico. In quel periodo cominciavano già ad affacciarsi con successo le locomotive a controllo elettronico a chopper, che inizialmente tuttavia si dimostrarono meno affidabili rispetto ai vecchi sistemi a fronte però di prestazioni molto più elevate, che alla lunga avrebbero superato in efficienza i vecchi mezzi a controllo reostatico. L’apparecchiatura elettromeccanica è posta in due vani del sottocassa.

Tra le automotrici monopiano, sono le più capienti per unità di lunghezza, grazie alla particolare disposizione degli interni, all’uso di panchette in similpelle imbottite invece dei tradizionali sedili, come per le Carrozze Vicinali Piano Ribassato, e soprattutto grazie al passo ultra-corto dei sedili: solo 1500 mm contro i tradizionali 1600.

Un complesso di ALe 801 ancora in livrea “Fanta” nei pressi di Framura in Liguria

Il progetto delle ALe 801 nacque nel 1973, basato sulle di poco precedenti ALe 803 e ALe 601, nel periodo in cui le Ferrovie dello Stato decisero di potenziare la flotta per il traffico suburbano e locale mediante un nuovo rotabile in grado di garantire una ampia flessibilità di utilizzo, sia su tratte poco frequentate che su linee intensamente sfruttate.

Costruiti tra il 1975 e il 1979, i 25 convogli della prima serie presero servizio nel 1976.

Poiché le motrici furono le ultime ad essere realizzate, mentre le rimorchiate già giacevano nei depositi pronte all’entrata in servizio, si propose di metterle in pre-esercizio trainate da alcune E.424, usando le poche Le 803 consegnate come semipilota. L’esperimento, effettuato tra Bergamo, Cremona e Milano ebbe successo e rimase in servizio sino all’entrata in servizio delle ultime motrici.

Le prime assegnazioni furono in Liguria, Veneto, Lombardia e Piemonte, seguite dalla cospicua dotazione della capitale, dove le ALe 801/940 venivano utilizzate sui servizi urbani in sostituzione della flotta di ALe 803, spostate in servizio a Napoli per l’uso sulla “Metropolitana FS”, rafforzando la già cospicua dotazione napoletana.

Trasporto Ferroviario Toscano nel 2017 acquistò due complessi da Trenitalia per l’uso sulla propria rete. I complessi sono formati da 5 elementi anziché dai consueti 4 e hanno sostituito i convogli formati da E.624 o locomotive EBz trainanti vetture Corbellini ricostruite sui “treni degli studenti”. Dal 2023 vengon utilizzate in orari poco profittevoli o come materiale di riserva.

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