STORIA | Le origini del film “Café Express”: un pezzo del cinema italiano con Nino Manfredi ed il treno protagonisti. L’intuizione di Nanni Loy, e gli spot del “più lo mandi giù e più ti tira su”…

Il treno ha ricoperto, e ricopre tuttora, indubbiamente un ruolo determinante nella vita sociale del nostro paese; il treno significa sviluppo, opportunità e scoperta. Ma il treno è anche, e forse soprattutto, “cultura”.

Le ferrovie ed il treno da sempre sono andate a braccetto con il mondo artistico: con il teatro ed il cinema in prima linea, la televisione poi con il suo avvento è stato un collante perfetto per avvicinare ulteriormente questi due mondi.

In questo appuntamento con la “Storia” vi vogliamo raccontare di un pezzo della televisione, e poi del cinema, di rilevante importanza. Facciamo un salto indietro nel tempo e arriviamo alla seconda metà degli anni settanta: lo facciamo con l’ausilio della tecnologia che, se sfruttata nel modo più sano e corretto, ci viene in aiuto sicuramente.

Iniziamo il nostro viaggio tornando precisamente all’anno 1978. La RAI manda in onda la miniserie televisiva “Viaggio in seconda classe”, un’idea del regista Nanni Loi. Si tratta di una specie di candid camera realizzata tra gli scompartimenti dei treni italiani, dove i passeggeri, anziché essere vittime di scherzi e situazioni paradossali, raccontano le proprie storie ed impressioni sulla realtà contemporanea.

Tra questi, il regista intervistò lungamente un uomo con un berretto a coppola ed una mano paralizzata, che parlava prevalentemente il napoletano e si arrangiava a vendere il caffè fatto in casa sui treni, e che più tardi lo ispirò per il personaggio di un film.

Grazie all’ausilio del canale You Tube NouvellePunk vi mostriamo adesso esattamente la puntata andata in onda nel 1978 in cui veniva intervistato il venditore di caffè di cui vi abbiamo accennato.

Come detto questa intervista fu fonte di ispirazione per il regista Nanni Loy che l’anno successivo decise di realizzare un film, che poi sarebbe diventato un pezzo importante del cinema italiano.

Così ecco che sul finire del 1979 esce nelle sale cinematografiche il film “Café Express”, una commedia della durata di 100 minuti a cui partecipa come attore principale Nino Manfredi. Tra gli attori citiamo i vari Adolfo Celi, Silvio Spaccesi, Nino Terzo, Gerardo Scala, Luigi Basagaluppi, Leo Gullotta, Nino Vingelli, Maurizio Micheli, Maurisa Laurito, Tano Cimarosa. Una pellicola che registrerà il settimo maggiore incasso nella stagione cinematografica italiana 1979/80 con oltre sette miliardi di lire e che nel 1980 sarà premiata con il Nastro d’Argento al miglior attore protagonista (Nino Manfredi) e con il Nastro d’Argento al migliore soggetto. Tra l’altro nel 2021, quindi recentemente, il film sarà di ispirazione per Gerry Guida e Fabio Melelli per l’uscita del libro “Cafè Espress. Viaggio in treno al termine della notte”.

Tornando al film è giusto e doveroso ricordarne la trama. Michele Abbagnano, personaggio principale ed interpretato da Nino Manfredi, è un invalido napoletano di mezza età che per sopravvivere e mantenere il figlio quattordicenne in un collegio, si improvvisa venditore abusivo di caffè, viaggiando clandestinamente sulla tratta ferroviaria notturna da Vallo della Lucania a Napoli.

Il film narra delle vicissitudini e degli espedienti del protagonista per sbarcare il lunario, braccato dal personale ferroviario per la sua attività abusiva (oltre al fatto che viaggia sempre senza biglietto), e da un trio di ladruncoli che lo vorrebbero come complice coatto per consumare i loro borseggi.

Adesso vi lasciamo alla visione del film, grazie al canale YouTube di Giuseppe Longo.

C’è però un seguito… ve ne parliamo dopo.

Come detto il film ha un discreto successo, ed entra nell’immaginario collettivo degli italiani. Il treno è stato anche in questo caso, come spesso accade, un ottimo veicolo di narrazione e trasporto emotivo. Così è stata automatica la creazione di un collegamento tra Nino Manfredi ed il caffè, immancabile presenza in tutte le tavole italiane in ogni momento della giornata, e finanche compagno di viaggio degli italiani. Negli anni ottanta la tv diventa a colori, la RAI viene affiancata da numerose nuove emittenti nazionali, regionali e locali. La pubblicità e gli spot caratterizzano sempre di più la tv, e il caffè è indubbiamente uno degli argomenti più reclamizzati: chi se non Nino Manfredi poteva esserne il volto più rappresentativo? Vi mostriamo quindi adesso una carrellata di spot realizzati da una delle più blasonate industrie del caffè, ovvero Lavazza. Dal canale YouTube Cesare Frank.

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