MODELLISMO | Da Rivarossi le carrozze Tipo 1946: castano/isabella, livrea “Treno Azzurro” e grigio ardesia

Annunciate in occasione dell’Hobby Model Expo di Novegro nel 2022, osservate pronte all’edizione 2023 proprio mentre i set venivano consegnati nei negozi. Rivarossi ha infatti consegnato i tre set di carrozze che riproducono le Tipo 1946 in tre livree: castano/isabella, “Treno Azzurro” e grigio ardesia, per le epoche terza e quarta epoca.

Con l’articolo HR4326 lo storico marchio ha consegnato un set di tre carrozze di cui una di prima classe Tipo Az 13010, e due di terza classe Tipo Cz 33010, nella livrea castano/isabella, ambientate in epoca terza, prima dunque del 1956, anno dell’eliminazione della terza classe.

Con articolo HR4324 Rivarossi ha invece consegnato un set composto da quattro carrozze in livrea “Treno Azzurro”, di cui due di prima classe Tipo Az 13010 e due di seconda classe Tipo Bz 33010, ambientate pertanto in epoca IIIb.

Con l’articolo HR4325 il set di tre carrozze di cui una di prima classe Tipo Az 13010, e due di seconda classe Tipo Bz 33010, nella livrea grigio ardesia in epoca quarta.

BREVE CENNO STORICO

Le carrozze tipo “1946” sono state concepite come progetto già nel 1940, realizzate in 10 prototipi marcati da Cz 33.000 a Cz 33.010, tutte di terza classe. Costruite sulla base di una cassa similare alle Tipo 1937 (32.000), ma con finestrini a foro unico, mantici protetti da una carenatura laterale e dotate di carrelli Tipo ’28. Avevano tra le caratteristiche il rientro ai vestiboli e la nervatura longitudinale alle fiancate, con lo scopo di dare rinforzo ad una struttura il più possibile alleggerita.
Nel periodo 1946-1950, con i fondi del Piano Marshall furono realizzate in diverse soluzioni: di prima, seconda e terza classe. Nella terza classe si adottavano sedili imbottiti come per le precedenti Tipo 32.000 (1937) da 4 posti, e questa soluzione fu adottata anche nelle vetture di seconda classe, con modulo però maggiorato, e divani da 3 posti in prima classe. Venne così concepita la famigerata “famiglia 3”, dalla seconda cifra utilizzata per le marcature delle carrozze appartenenti a questa famiglia di veicoli.

Furono realizzate carrozze di:
1ª classe (Az 13.010 – Az 13.059): 50 unità da 8 scompartimenti, con tara di 35 tonnellate;
2ª classe (Bz 23.010 – Bz 23.049): 40 unità da 9 scompartimenti (diverranno Az dal 1956), tara 35 tonnellate;
3ª classe (Cz 33.010 – Cz 33.784): 775 unità da 10 scompartimenti (diverranno Bz dal 1956), tara 34 tonnellate;
1ª e 2ª classe miste (ABz 53.010 – ABz 53.049): 40 unità da 4 + 5 scompartimenti (diverranno Az dal 1956), tara 37 tonnellate.
Sono stati realizzati anche bagagliai Dz 83.000 – Dz 83.109 e, più tardi, anche bagagliai-posta, noti però come Tipo 1949, DUz 93.100 – 93.139.
In origine furono costruite 765 unità di 3ª classe, classificate Cz 33.010-379, 690-709, 815-844, 380-649, 680-689, 750-814.

La lunghezza della cassa di 22716 mm, con un interperno tra i carrelli di 15350 mm.
Questi veicoli hanno la struttura metallica saldata, i carrelli del Tipo 27 da 2700 mm di passo nelle varie declinazioni (27, 27A, 27B, 27D), anche se per alcuni bagagliai, bagagliai-posta e Cz 33 furono inizialmente impiegati carrelli di recupero dei tipi AM/m, AB/m, ABB/m, ABM/m.
Dotate di freno con distributore Breda, gli fu assegnata la categoria di velocità “Speciale”, potendo essere trainate alla massima velocità consentita dalla linea.
Dal 1969 sarà assegnata loro la categoria di velocità “140” per tutte le unità con carrelli non di recupero.
Il riscaldamento di tipo FS a vapore ed elettrico a 3000 V, salvo poi cinque Tipo Az, tutte le Bz e le ABz ricevere la condotta RE RIC a tre tensioni per il servizio internazionale.
Ovviamente inizialmente la livrea adottata fu il classico bicolore in castano e isabella, con parte delle Tipo Az 13, alcune Tipo Bz 33 ed alcuni DUz Tipo 93 dipinte dal 1957 in blu e celeste per l’espletamento dei rapidi R30/33 Treno Azzurro sulla tratta Milano-Napoli (anche se alcune vetture furono poi inserite in altri convogli rapidi sulla linea tirrenica, ndr).
Dopo che nel 1956 furono eliminate le terze classi, trasformate in seconda con alcune seconde trasformate in prima, dal 1961 si passò gradualmente al tutto castano, con l’eliminazione dell’isabella, e dalla seconda metà degli anni ’60 al grigio ardesia, sempre con imperiale color alluminio.
Il loro impiego ha spaziato dai rapidi ai locali e furono impiegate intensivamente sino a tutti gli anni ’80, via via messe in disparte nel decennio successivo, nonostante la riqualificazione, dalle numerose UIC-X frattanto realizzate.

A fine anni ’70 iniziò la ristrutturazione delle Tipo Az, delle ex Tipo Bz poi trasformate in Tipo Az 23 e delle ex Tipo ABz poi Tipo Az 53, e solo due TIpo Bz ex Tipo Cz 33, prevedendo la sostituzione dei finestrini originari, il rifacimento degli arredi e la rivisitazione lay-out a nove scompartimenti per tutte (dieci per le ex Tipo 33.000). Furono rivisti anche gli intercomunicanti: da un certo momento in poi furono istallati quelli di tipo tubolare e non più a mantice (Tipo 1946T), mentre i carrelli Tipo 27 lasciarono il posto ai carrelli Tipo 24Au, con conseguente autorizzazione al rango B di velocità. Il riscaldamento, a parte un primo lotto di ristrutturate, fu del tipo FS a 3000V ad aria soffiata.
Vettura Tipo 1946 Az13.030 in composizione al Rapido R30/33 “Treno Azzurro” Milano Centrale-Napoli, fotografato nel 1960 sotto le volte della stazione di Milano Centrale (Credit Ph FIAT)
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