MODELLISMO | Acme ha consegnato la E.656 551, un “Caimano” di sesta serie

Novità da Acme. L’azienda meneghina ha recentemente consegnato la E.656 551 (Articolo 60284, e 69284 nella versione digitale). Si tratta di una “Caimano” di sesta serie in livrea d’origine con dispositivo per telecomando e comando multiplo, respingenti rettangolari. Questa macchina è ambientata in epoca V fine anni ottanta e anni novanta, assegnata al deposito di Firenze e nella realtà titolare di treni intercity impegnati sulla direttissima Firenze-Roma nei primi anni, poi successivamente nei treni espressi e nei treni interregionali con comando a distanza con le carrozze pilota (questo locomotore è stato impiegato anche nella relazione sulla tratta Firenze SMN-Terontola. Tecnicamente il modello è dotato di presa decoder a 21 poli. 

NELLA REALTA’ – La 551 rappresenta la prima macchina del lotto della sesta serie, numerata appunto dalla 551 alla 608, e presenta tecnicamente il telaio realizzato come per la quinta serie mentre la cassa è dotata di frontali di nuovo disegno. I carrelli con ammortizzatori anti-serpeggio che valsero loro, per qualche stagione, l’autorizzazione a viaggiare a 160 km/h sulla direttissima Roma-Firenze; servizi ausiliari alimentati come per la quinta serie e adozione di una centralina elettronica ridondata che consentì l’eliminazione del circuito di comando tradizionale, l’applicazione del comando multiplo di due unità tramite linea seriale a 13 poli e il telecomando da carrozza pilota per mezzo della condotta a 78 poli.

Le locomotive della sesta serie (551 – 608) sono dette anche “Navetta” per via del loro allestimento atto a circolare su treni reversibili a locomotiva impresenziata, comandata tramite telecomando con presa a 78 poli da carrozze semi-pilota, fino alla più recente UIC-X costruita a fine anni novanta (al pari del gruppo E.646). In tale occasione la serie venne dotata di una cassa leggermente diversa sul frontale, nuove rifiniture interne per il comfort dei macchinisti e alcuni piccoli cambiamenti nell’equipaggiamento, come la possibilità di indebolimento campo dei motori fino a 4 gradi nelle combinazioni di parallelo e superparallelo, ottenendo 22 caratteristiche di marcia economica, ossia 2 in più delle altre serie (ad eccezione della E.656.458 ed E.656.468).

Dal 2010 gli accantonamenti per guasti gravi e scadenza di chilometraggio hanno interessato anche le E.656 navetta delle varie Direzioni Regionali Trenitalia (Liguria, Toscana, Marche, Calabria) via via sostituite dalle E.464.

Dal cambio d’orario del 10 giugno 2012 non sono stati più programmati servizi commerciali per le E.656N, fatta eccezione per la D. R. Calabria, che le utilizzava alla testa di composizioni non reversibili di 2 o 3 vetture UIC-X con sistema di apertura porte manuale. Con l’entrata in vigore delle nuove norme in materia di comando e blocco porte in cabina di guida (lateralizzazione), entro il 31 dicembre 2012 questo tipo di vetture sono state radiate, decretando così la fine del servizio commerciale viaggiatori regolare delle locomotive E.656 navetta.

L’esubero di E.656N non più utilizzate in servizio commerciale viaggiatori, non ha coinciso con l’indiscriminato accantonamento per demolizione, ma grazie alla possibilità di poterle utilizzare per momentanee mancanze del materiale previsto da turno, sono state relegate a compiti di supporto (titolari dei carri soccorso, macchine di scorta, trasferimenti di rotabili fuori servizio verso le officine di manutenzione, ecc.) e dunque sono state assegnate anche in depositi che in passato non le hanno mai avute in forza.

La E.656 551 da Firenze è stata poi trasferita al deposito di Messina dove inizialmente è stata impegnata per trainare i treni espressi a lunga percorrenza nelle tratte Messina-Catania e Messina-Palermo.

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