IL CASO | Multata perché sale in prima classe, ma il numero di classe era ricoperto dai graffiti

Fonte: La Repubblica

 

La signora chiede di essere indicata con un nome fittizio, “Maria”, perché non vuole correre il rischio di finire nel tritacarne “haters” sui social. Ma ci tiene tantissimo a raccontare quanto le è accaduto sul Regionale 2322 Roma-Ancona, partito dalla stazione Termini alle 9,30. Perché l’amaro in bocca si fa sentire ancor di più quando si ha la sensazione che “chi ti mette le mani in tasca non è un borseggiatore ma un’azienda a cui ti affidi con fiducia perché ti porti a destinazione: Trenitalia”.

La signora scrive poco dopo le 13,30, appena scesa dal treno, a Falconara. È diretta a Cattolica, per trascorrere il capodanno con la mamma, che lì vive in perfetta solitudine da quando suo figlio, il fratello di Maria, è emigrato a Londra.

Maria vive e lavora a Roma. “Il mio impiego mi permette di vivere, non di scegliere. E se arrivare a Cattolica con i treni ad alta velocità mi costa come andare in aereo, mi ritengo fortunata del fatto che Trenitalia offra l’alternativa di un regionale che, dopo molte ore ma a soli 21,25 euro, mi porti a destinazione”.

Quel regionale Trenitalia imbrattato, la prima classe 'invisibile' e una sanzione che sa di beffa

Foto della lettrice: “Questo foglietto dovrebbe indicare che si sta entrando in una prima classe”

Questa mattina Maria sale sul Regionale, particolarmente affollato, riesce a trovare posto e viaggia tranquilla fino al momento in cui si palesa il capotreno. “Biglietto”. Maria esibisce il titolo di viaggio e solo allora scopre di trovarsi in prima classe. Maria si scusa con il capotreno: “Onestamente, salendo non ho visto l’indicazione della prima classe”. Il dirigente ribatte: “C’è il numero all’esterno della carrozza. Ed è indicato anche lì”. E indica un pezzo di carta (foto) incollato sul vetro della porta di ingresso della vettura, rivolto verso l’interno dello spazio viaggiatori. “Come si può facilmente intuire – rimarca Maria – dopo aver spinto quella porta per dirigermi verso i posti a sedere, avrei dovuto voltarmi per leggere quanto scritto su quel foglietto. Di certo quel numero 1 non era visibile al volo”.

A questo punto, Maria fa per alzarsi, ma viene richiamata dal capotreno. “Ha viaggiato in prima fin qui. Adesso deve pagare il supplemento della tratta”. La passeggera fa resistenza. “Scusi, non basta che cambi carrozza?”. “No, il regolamento parla chiaro”. A quel punto, Maria riflette sul fatto che il resto del treno è al completo e le toccherebbe viaggiare in piedi. Sceglie allora di pagare la differenza per restare dov’è e arrivare a Falconara in prima: totale, 17,25 euro. Praticamente, il prezzo del biglietto Roma-Cattolica è quasi raddoppiato.

Quel regionale Trenitalia imbrattato, la prima classe 'invisibile' e una sanzione che sa di beffaFoto della lettrice: “Questo è il codice identificativo della vettura”

Maria accetta l’accaduto, perché in fondo, se non aveva letto il biglietto sul vetro della porta, era stata troppo distratta al binario, dove avrebbe dovuto prestare più attenzione al numero della classe indicato all’esterno della carrozza su cui si apprestava a montare.

Quel regionale Trenitalia imbrattato, la prima classe 'invisibile' e una sanzione che sa di beffa

Ma la sua tranquillità scompare in un un attimo, all’arrivo a Falconara, dove avrebbe atteso la coincidenza per Cattolica. Maria scende esattamente dallo stesso portellone attraverso cui era salita a Roma. Quindi si volta: “Il portello e tutto quel lato della carrozza (identificativo della vettura: 11 87 052, foto) sono ricoperti da un graffito in vernice. A voi scoprire dov’è il numero 1 della classe”.

Quel regionale Trenitalia imbrattato, la prima classe 'invisibile' e una sanzione che sa di beffa

Foto della lettrice: “Io sono salita qui. Dove è indicata la prima classe? Il numero 1 è coperto dal graffito”

Dalla foto che Maria allega, è impossibile rispondere. Allora ci pensa la signora a evitarci l’ulteriore calo della vista: “Il numero 1 è sotto la S”. Avesse saputo, Maria avrebbe protestato in modo ben più vibrante con il capotreno per evitare di pagare il supplemento, almeno per la prima tratta del viaggio, quella terminata col controllo del biglietto e la “scoperta” della prima classe. E la cosa le fa davvero rabbia. “Sono ancora giovane e presto sempre molta attenzione quando mi muovo. Mi sembrava incredibile di aver fatto un errore tanto madornale, montare in prima classe senza accorgermene. In realtà una spiegazione c’era”.

Quel regionale Trenitalia imbrattato, la prima classe 'invisibile' e una sanzione che sa di beffa

Foto della lettrice: “Il numero 1 che indica la prima classe è coperto dalla lettera S del graffito”

Ma non finisce qui.

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