Bombardier, commessa da 400 milioni per 125 locomotori. Il peggio alle spalle.

La maxicommessa di Mercitalia Rail, la società che gestisce il settore cargo delle Ferrovie dello Stato, e della controllata TX Logistik, attesa da mesi come ultimo salvagente per evitare la chiusura dello stabilimento vadese di Bombardier Transportation Italy, è arrivata a scatenare la festa dei 530 lavoratori e delle aziende dell’indotto. Una vera e propria boccata di ossigeno, che dovrebbe anche allontanare lo spettro, talvolta agitato dai vertici della multinazionale canadese, di concentrare la produzione di locomotive in Germania.

Locomotori Bombardier SavonaIl preaccordo dovrà essere formalizzato nel giro di poche settimane con la firma della commessa del polo di Mercitalia per l’acquisto di 125 nuovi locomotori elettrici nell’arco di tre anni, con un investimento complessivo di circa 400 milioni di euro. Le prime macchine prodotte dovranno essere consegnate nell’autunno del 2018.

A far vincere la gara a Bombardier è stato il suo attuale prodotto di punta, la locomotiva Traxx, che ha fatto valere le sue doti di piattaforma polivalente dalla quale, con modifiche non particolarmente impegnative, si possono “sfornare” macchine con caratteristiche diverse, adatte a molteplici impieghi in servizio. Alla gara avevano partecipato gli otto principali costruttori mondiali. L’obiettivo di Mercitalia è abbassare drasticamente l’età media del parco.

Inoltre Bombardier si occuperà, sia in Italia sia all’estero, della manutenzione dei locomotori per otto anni, garantendone così disponibilità ed efficienza. «Il nostro obiettivo – spiega Marco Gosso, Amministratore Delegato di Mercitalia Logistics – è utilizzare quesiti nuovi locomotori per potenziare e migliorare i servizi merci in Italia, sui corridoi transalpini e nei principali Paesi europei».

A Vado la commessa era ritenuta l’ultima chance di salvezza per lo storico stabilimento che impiega oltre 500 lavoratori diretti più quelli dell’indotto. «Dopo mesi di grande incertezza – spiega Andrea Mandraccia, segretario Fiom-Cgil – arriva un primo importantissimo passo, che era assolutamente necessario. Ora è fondamentale che l’azienda chiuda nel più breve tempo possibile l’accordo con Hitachi per la produzione di carrozze di testa dei treni per il trasporto passeggeri regionale. Attraverso un nuovo accordo di cassa integrazione straordinaria, da sottoscrivere entro fine novembre, si potrà arrivare alla metà del 2018, quando inizierà la produzione vera e propria. Il momento di piena occupazione dovrebbe arrivare alla fine del 2018».

«È la notizia più bella dell’anno – commenta il sindaco Monica Giuliano – L’azienda ha fatto la sua parte, ma è stata aiutata dalla forza dei lavoratori vadesi. Un’azione partita dal basso che non si è mai fermata. Lavoratori e rsu hanno svolto un ruolo ben al di là dei loro obblighi, hanno dimostrato un attaccamento encomiabile alla loro azienda, sono stati la punta di diamante di un’azione forte con sindacati e istituzioni. Grazie anche al viceministro allo Sviluppo economico, Teresa Bellanova, che ha gestito la questione Bombardier con grande competenza e venendo spesso a Vado».

Fonte: Il Secolo XIX

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