MIGLIORIAMO LE E.428 RR E HRR

Continuando a parlare di elaborazioni e/o di miglioramento dei modelli commerciali, questa volta suggerisco alcuni interventi che ho messo in opera sui miei modelli delle locomotive E 428 prodotte da Rivarossi e dagli anni Novanta in poi – oggi nel gruppo Hornby – in scala H0, 1:87. Dobbiamo subito anticipare che, con gli occhi di oggi e alla luce dell’evoluzione della qualità delle ultime realizzazioni di altri modelli, anche della stessa ditta (E 326), alcune soluzioni estetiche adottate appaiono ormai datate: fra i tanti esempi possibili si guardi alla riproduzione delle condotte delle sabbiere, stampate nelle E. 428 riportate nelle E 326. Ma oltre ciò, deve essere riconosciuto come il buon modello di RR non era esente da una progettazione e una ingegnerizzazione non del tutto adeguata già negli anni in cui fu concepito. Quel che possiamo fare è intervenire con una serie di piccoli miglioramenti e perfezionamenti che, oltre ad aggiungere alcuni particolari non riprodotti indipendentemente dall’uso nel plastico o dalla semplice esposizione, tutto per cercare di rendere il giusto omaggio ad una delle più belle locomotive elettriche italiane (parere personale, s’intende).

E 428 091
E 428 091

Con questo primo articolo tratteremo di una macchina di prima serie (044 prodotta da HRR) e una di seconda serie (091 prodotta da RR), ambedue caratterizzate dalla classica architettura con avancorpi ma, come nella realtà, differenti in particolari peculiari quali la tiranteria dei freni – esterna nella prima e interna nella seconda anche se nel tempo questa peculiarità è venuta meno – nelle prese d’aria sulle fiancate (basse o alte) e nell’analoga articolazione del carrello portante che con la terza e quarta serie fu modificato.

Fronte E 428 044
Fronte E 428 044

Proprio la riproduzione dell’ancoraggio del carrello anteriore è il primo passo per restituire al profilo della locomotiva la giusta pienezza, nascondendo il brutto (!) perno che caratterizza la soluzione Rivarossi.

Semitelai in lavorazione
Semitelai in lavorazione
Particolare semitelaio in lavorazione
Particolare semitelaio in lavorazione

Sistemato questo e assicurandosi che l’elemento aggiunto non ostacoli la rotazione, si passa all’esterno cui bisogna porre la dovuta attenzione e pazienza per restituirgli tutta la sua corretta dotazione.

Profilo articolazione carrello portante
Profilo articolazione carrello portante

Intanto deve essere eliminata con cura la sabbiera anteriore sinistra che nella realtà non esiste e riprodurre con uno spezzone di filo di ottone da 0,5 mm la condotta della sabbiera che proviene direttamente dall’interno della macchina. Sui semitelai devono essere spostate di 1 mm verso l’estremità le scalette in modo da collocarle in maniera consona e tale da permettere la rotazione del carrello portante (questa soluzione evita di non fare a meno delle scalette per coloro che intendono far “girare” sul plastico il modello).

Profilo anteriore
Profilo anteriore. Si noti l’eliminazione della sabbiera con l’aggiunta del tubo in direzione della cabina.

Inoltre deve essere riprodotta la tubazione che collega i serbatoi posti sotto i praticabili destro e sinistro sotto gli avancorpi. A questi sono aggiunti i corrimani sugli spigoli fatti con filo d’acciaio da 0,3 mm e sostituiti quelli laterali e frontali in plastica con altri in metallo foto inciso, realizzati appositamente. In luogo delle fotoincisioni possono essere eseguiti anche questi in filo d’acciaio 0,3 mm e piccolissimi supporti. I fori originali dove trovano posto gli aggiuntivi sostituiti devono essere diminuiti in diametro, rifacendoli daccapo: vi si inserisce degli spessori di plastica (ottimi quelli della Evergreen) e vi si rifà il foro con una punta da 0,4 mm, necessaria perche un poco di colla ciano acrilica, data dall’interno, vi faccia presa.

Corrimani esatti agli avancorpi
Corrimani esatti agli avancorpi

Sul pancone sono posizionati gli accoppiatori dell’aria compressa della condotta generale e moderabile, dopo averle verniciate parte in rosso come al vero; anche i corrimani laterali curvi sono montati definitivamente e fermati con una punta di colla. Quanto a questi corrimani, attenzione a scegliere quelli più bassi o più alti a seconda dell’ambientazione storica e dell’esemplare scelto. In generale quelli alti appartengono all’ultimo periodo d’esercizio di queste locomotive (Epoca IV), ma non sono mancate eccezioni con corrimani corti anche in quegli anni. Anche il REC maschio è stato riprodotto in maniera più fedele, partendo da quello in dotazione ai modelli Roco cui è stato aggiunto un vero filo di elettrico con guina in gomma da 0,6 mm cui è stata dato il corretto andamento.

Pancone anteriore E 428 091
Pancone anteriore E 428 091

Per mia scelta personale il pancone è riprodotto nella forma integrale e, per la trazione, dotato di un gancio ad uncino collocato nella feritoia che riproduce l’alloggiamento del gancio reale: per tenerlo in posizione ho eseguito un foro da 0,5 mm sulla sua asta in cui è infilato uno spezzone di filo di ottone a mo’ di fermo.
I respingenti sono stati sostituiti con altri più fedeli riprodotti clonando in resina quelli della E 626 di MdF. I respingenti MdF, che poi sono gli stessi montati sulle più recenti riproduzioni delle locomotive articolate di Lima Expert hanno finalmente reso giustizia a questo particolare fondamentale, evidenziando tutte le approssimazioni impresentabili delle altre riproduzioni, passate e ancora attuali, fatte da altre ditte. Per non dire dell’assoluta noncuranza con la quale talune ditte propinano respingenti di forma e tipologia inadatte, per epoca e caratteristiche, per i modelli che equipaggiano.
Per la e 428 044 si presenta la necessità di collocare in modo corretto la tiranteria esterna che Hornby-Rivarossi fornisce come aggiuntivo in metallo foto inciso già verniciato. Per l’ancoraggio è necessario praticare, con pazienza ed attenzione, dei fori da 0,4mm ai supporti dei ceppi dei freni riprodotti insieme al carter del carrello. Nei fori la tiranteria dovrà essere ancorata con minuscoli spezzoni di filo metallico (ottone o altro) da 0,4 mm.

Fori da eseguire sul carter riproducente i freni per inserimento tiranteria esterna
Fori da eseguire sul carter riproducente i freni per inserimento tiranteria esterna

Una volta sistemati i semi-telai con il frontale correttamente riprodotto e gli altri particolari aggiunti ai lati, le balestre sono state ripassate leggermente con nero-grafite semilucido ad imitazione del grasso che nella realtà è applicato per consentirne meglio il lavoro; le guarnizioni e i tubi che nella realtà sono di gomma sono state ritoccate in nero e infine è stata data una leggera sporcatura per conferire una minima credibilità ad organi che non sono mai stati puliti (neanche dopo una recente revisione!) ed eliminare l’effetto “plasticoso”.

Particolare dello snodo centrale montato in opera
Particolare dello snodo centrale montato in operasulla E 428 044

Alternativamente ai due semitelai è stato anche fissato il giunto che, nella realtà, ne regola e collega la rotazione: per farlo basta incollare nelle apposite sedi solo un lato, curando di togliere il perno dall’altra che così non intralcerà la rotazione del modello nelle curve.

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A, dimenticavo: i modelli sono stati ambedue digitalizzati come tutta l’intera collezione.

Fausto Condello

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