MODELLISMO | Acme consegna il treno diagnostico “Archimede”

Annunciato negli scorsi mesi, presentato nei vari incontri con gli appassionati nelle ultime settimane, ACME è andata in consegna con il Treno Diagnostico “Archimede” di RFI: un set composto di quattro pezzi, locomotore elettrico E402B 142, due carrozze intermedie di servizio e la carrozza pilota, nella classica livrea adottata da questo convoglio, livrea giallo/blu ed ambientato in epoca attuale (Epoca VI). Il set, consegnato con articolo 70042, è dotato di presa Decoder MTC21 NEM 660. Acme ha consegnato anche la versione con Sound-Decoder, articolo 79042.

BREVE CENNO STORICO – Il Treno Misure Archimede è un convoglio di servizio diagnostico di RFI in grado di effettuare misure dettagliate dell’infrastruttura ferroviaria, allo scopo di verificarne lo stato e l’integrità. 

Ogni rete ferroviaria ha la necessità di controlli e verifiche periodiche e straordinarie allo scopo di mantenere integro lo standard di sicurezza ed efficienza. In analogia a tante altre grandi società e amministrazioni ferroviarie, le Ferrovie dello Stato italiane si sono pertanto dotate nel tempo di carrozze diagnostiche e di misura. Il primo treno diagnostico vero e proprio è ritenuto il convoglio giapponese ad alta velocità serie 0 dipinto in giallo e ribattezzato Doctor Yellow. L’8 luglio 2002 è stato presentato ufficialmente l’ultimo nato di casa FS, il treno Archimede, che si è aggiunto alla serie di rotabili diagnostici FS denominati Aldebaran, Talete, Cartesio, Euclide e Galileo (tutti nomi di celebri scienziati, eccezion fatta per Aldebaran, la stella alfa della costellazione del Toro) che, rispetto ai precedenti, ha rappresentato non solo un vero e proprio salto di qualità ma anche il banco di prova per la costruzione dei due treni diagnostici, specifici per l’alta velocità e con caratteristiche di interoperabilità, ETR 500-Y1 Aiace, ed ETR 500-Y2 Diamante, entrati in esercizio successivamente al 2005.

L’assegnazione dell’appalto per la costruzione del treno Archimede è avvenuta tramite gara europea. Si è aggiudicata la commessa la Mermec di Monopoli, specialista del settore. Al progetto hanno lavorato cinquanta ingegneri e tecnici e quaranta altri tecnici specializzati per l’installazione dei sistemi. La costruzione dell’apparecchio ha richiesto 100 000 ore di lavoro. Le trasformazioni delle carrozze Z1 sono state eseguite dalla Keller di Villacidro.

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