MODELLISMO | Spettacolo Piko con la D.141, e Rivarossi consegna le splendide E.646 di prima serie in grigio nebbia e verde magnolia

Attese da mesi, nell’ultima settimana Piko e Rivarossi hanno consegnato alcuni modelli annunciati ad inizio 2020, modelli che ovviamente hanno subito conquistato l’attenzione del mondo dei fermodellisti.

Andiamo in ordine alfabetico e partiamo da Piko. Dopo il successo con la D.145 Piko si ripete con la D.141. Questo locomotore diesel da manovra, progettato nel 1960 e realizzato tra il 1962 ed il 1964 in 29 unità, è tutt’oggi ancora in attività. Costruiti da Fiat Grandi Motori, Tecnomasio Italiano-Brown-Boveri, e Officine Meccaniche Reggiane, rodiggio “‘Bo’Bo” con una velocità massima di 80 Km/h.

Piko ha in programma al momento due modelli. Il primo, quello appena consegnato, è il D.141 1004 (Articolo 52444 e 52445 per la versione in digitale): ambientato in epoca V, tra metà anni ’80 e metà anni ’90, con corrimani gialli e “battipiede” antinfortunistico del deposito di Mestre. Monta la presa Decoder DCC Plux22, con predisposizione per la trasformazione al Sound-Decoder. L’altro modello annunciato per il 2021 uscirà con codice articolo 52440 (52442 in digitale) e sarà ambientato in epoca IV, con i corrimano in origine.

Straordinari i dettagli, come da galleria fotografica che vi mostriamo di seguito: nitide le scritte, ben riprodotta la livrea, eccezionali alcuni particolari come il telo sul frontale, quelli arrotolati lateralmente e le griglie traforate.

In passato questa macchina, in scala H0 1:87, era stata realizzata dalla GT e dalla Timishoara.

Rivarossi continua con le consegne delle E.646: con articolo HR2738 (HR2738S in digitale) ha consegnato la E.646 013 di prima serie, nella livrea verde magnolia-grigio nebbia, con fregio alato frontale FS alto sulle cabine, i pantografi 42LR, ambientato nella epoca IIIb/IVa. Si tratta di una macchina impiegata per il Treno Azzurro di cui proprio Rivarossi è prossimamente in consegna con le carrozze.

Come al solito a Rivarossi vanno fatti i complimenti per la straordinaria fattura del modello: ottime le riproduzioni dei dettagli, così come nitide le scritte e ben riprodotte le livree. Eccellente il comportamento della loco sul plastico. Il prezzo è anche in linea con la politica aziendale dello storico marchio, il packaging è curato con la riproduzione sulla scatola dei colori del Treno Azzurro.

Stupenda anche la E.646 019 (Articolo HR2740, ed HR2740S versione digitale). Si tratta di una E.646 di prima serie, in livrea verde magnolia/grigio nebbia di origine, senza però il fregio FS, e con pantografi 42LR. Ambientata in epoca IIIb. Stesse pregevoli fatture del precedente modello, e va detto che il frontale anche se privo del fregio alato FS ha davvero un fascino particolare. 

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