COMPOSIZIONI | Estate 1971: un diretto in grigio ardesia, quasi dieci ore da Milano a Roma passando da Genova

Nell’estate del 1971, su molte tratte ferroviarie importanti del nostro paese, era possibile osservare alcuni treni di una certa rilevanza nei collegamenti tra città capoluogo di regione ancora formati da carrozze di svariate tipologie e con alle spalle molti anni di attività. Un esempio tangibile è certamente il Diretto 377 trainato quasi sempre dalla E 636; in direzione Sud, subito dopo il locomotore una Tipo 1937 di seconda classe, quindi una Tipo X (1964) sempre di seconda classe, ancora due carrozze Tipo 1937 di seconda classe ed in coda una Tipo 1931 ma questa volta di prima classe. Cinque elementi in tutto, e ovviamente tutto in grigio ardesia con logo FS a televisore.

Il treno si mette in marcia alle ore 14.05 sotto le volte di Milano Centrale, arriva a Genova Piazza Principe alle 15.57, e dopo aver toccato (tra le altre, ndr) La Spezia, Carrara, Massa, Viareggio, Pisa, Livorno, Cecina, Grosseto e Civitavecchia giunge a Roma Termini alle 23.48, dopo un viaggio durato quasi 10 ore.

 

La durata del viaggio, ci teniamo a precisare soprattutto per noi amanti dei treni, era mitigata e di parecchio oseremmo dire dalla spettacolare tratta che questo treno percorreva, ovvero la linea Tirrenica. Con le luci del sole alto le rampe per il valico dell’Appennino, tra curve e controcurve, il verde dei boschi della bassa piemontese; una volta giunti a Genova il treno si trova a baciare il Mar Ligure prima e quello Tirreno poi. In direzione Sud il fortunato sta al finestrino destro: tra Genova e La Spezia, tra una galleria e l’altra, scorci pazzeschi con la costa di Levante. Dopo un breve distacco tra La Spezia e Livorno (dove per un tratto diventa fortunato chi sta sul finestrino sinistro per gustarsi la spettacolarità delle Alpi Apuane, ndr), il mare torna ad essere protagonista e soprattutto nella tratta Ardenza-Rosignano Solvay sono dei quadri in movimento. La linea si allontana dal mare in prossimità di Grosseto ma nel frattempo il sole va a picco sul mare e quando si arriva in prossimità del confine tra Toscana e Lazio (le giornate sono molto lunghe d’estate, ndr) il cielo si fa rossastro, e dal finestrino destro il tramonto fa da cornice ad un viaggio lungo ma certamente appassionante. Come disse una volta Adriano Celentano: ben vengano i treni veloci e l’Alta Velocità… ma qualche treno al “Rallenty” come una volta servirebbe a rilassare la mente ad una generazione pressata dallo stress per gli alti ritmi sostenuti, perchè alla fine non riusciamo più a goderci gli istanti come una volta…

 

Qui sotto, cliccando sulla figura, è possibile osservare la composizione.

Diretto 377 Estate 1971 Milano Genova Roma

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