MODELLISMO | Os.Kar: la 675.017, un vero gioiello in epoca II.

os1806-os.kar.-locomotive-10050-4Da poco più di un mese nei migliori negozi di fermodellismo è presente la locomotiva a vapore 675.017 FS. Preda bellica, in conto danni per la Prima Guerra Mondiale, donata in 25 esemplari dalla Germania all’Italia, a causa della sua mole ha percorso soltanto tre linee ferroviarie della nostra rete: la Firenze-Roma, la linea Orte-Foligno ed in Toscana la Firenze-Empoli-Pisa-Livorno. La sua vita nei nostri binari è stata breve ma intensa. Protagonista indiscussa degli anni venti, al traino di convogli importanti nelle tre linee sopra descritte e con quasi tutti i suoi venticinque elementi del deposito di Firenze, verso la fine degli anni trenta è stata “retrocessa” al traino dei convogli merci, prima di assistere alle sue demolizioni iniziate intorno al 1935 e terminate addirittura prima di entrare negli anni quaranta, tanto che nel 1939 è stata demolita l’ultima unità che era rimasta regolarmente in servizio, soppiantata da altre locomotive interamente di costruzione italiana e anche a causa dell’elettrificazione delle linee ferroviarie che con l’avvento delle prime locomotive elettriche stava velocemente prendendo piede.
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Nel modellismo ci aveva pensato Liliput negli anni ottanta a realizzare un modello che viene comunemente definito “P8” (donato dalla Germania, sempre in conto danni a tantissime altre reti ferroviarie d’Europa, per la maggior parte in Francia, Belgio e Polonia, ndr), anche se va detto che il modello proposto da Os.kar è una vera e propria riproduzione unica. Infatti Liliput aveva prodotto una locomotiva appena assegnata alle Ferrovie dello Stato, mentre la riproduzione della casa “toscosarda” vede una locomotiva con già le modifiche apportate dagli ingegneri italiani qualche settimana dopo che le stesse macchine avevano iniziato a percorrere le strade ferrate italiane. Il muso vede la possibilità di poter aprire anche la botola della caldaia (bellissima la riproduzione interna della stessa, ndr), sulla quale in alto è stato fissato il caratteristico “fascio littorio”, che veniva istallato d’obbligo in tutte le macchine del parco ferroviario italiano. Nel video che vi proponiamo sotto, del canale “Chico Barra 8”, vi mostriamo il rodaggio sui rulli, il test della macchina, ed una corsa prova dal deposito alla stazione per chiudere  con una corsa prova con al traino un convoglio in chiara epoca “due” composto da tre carrozze passeggeri ed un “carnera”, in verde vagone, in un mix di produzione Acme (carrozze e carnera) e Fleischmann (carrozza con vedetta).

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https://www.youtube.com/watch?v=y5t2QLLD4Gw

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